top of page

"SOLILOQUIO A DUE"

- MYELIN ZONE -

Corpo in scena: Francesca Pedullà

Illustrazioni:  Sabrina Marzagalli

Musica originale: Alessandro Bartolena (The Ritual Sphinx)

Disegno luci: Frey Faust

Indicazioni di regia: Davide Francesca 

Assistente alla proiezione: Paolo Bonfiglio

Fotografia: Federica Guglieri e Beatrice Testa

Oggetto di scena:  AD HOC legno e disegno 

Supporto:  Progetto Maya 2016/ Teatro Akropolis Genova, Accademia Ligustica di Belle Arti Genova Teatro dell'Archivolto Genova, Tanzfabrik Berlin

Body on stage: Francesca Pedullà
Illustration: Sabrina Marzagalli
Original Music: Alessandro Bartolena (The Ritual Sphink)
Light design: Frey Faust
Photograpy: Federica Guglieri e Beatrice Testa
Props: Ad Hoc legno e disegno
Support: Progetto Maia 2016-Teatro Akropolis, Teatro dell’Archivolto, Accademia di Belle Arti di Genova,
Tanzfabrik Berlin

Soliloquio a due' racconta la storia biografica di un corpo e di una persona come soggetti e insieme oggetti di esperienze, organiche e individuali, di cura e di pratica. Un lavoro a due in cui le esperienze individuali di una danzatrice e un'illustratrice convergono sul tema del corpo e della persona, implicando le due azioni in reciprocità.

Il palcoscenico e il fondale del teatro si rendono disponibili ad accogliere le pagine del suo diario: uno scritto anatomico, uno scenario teorico disegnato che si trasforma man mano in spettacolo artistico. Poliedrici ritratti, ispirati all'estetica dei modelli iconografici dell'anatomia descrittiva e delle catalogazioni naturalistiche, coincideranno o sfideranno il corpo reale.

Multiformi personificazioni disegnate, citando la storia della rappresentazione corporea fino all'immagine simbolica e alla metafora, aderiranno o urteranno Francesca, unica e singolare, concreta in scena. Il solo esemplare possibile?

Sullo sfondo, fondali come fossero pagine di atlanti. Immagini fotografiche, illustrazioni diversificate per variabili possibili, varianti di tecnica, contenuto, spirito. Nelle illustrazioni anatomiche, e sullo stesso tavolo del Teatro chirurgico, l'orientamento posturale del corpo analizzato è tradizionalmente ortogonale, funzionale al dovere descrittivo. Frontale- dorsale-laterale; superiore-inferiore, eccetera. Il corpo analizzato, presupposta l'esistenza di un asse centrale e due lati identici, anche quando scomposto, allude alla simmetria e all'equilibrio, impliciti o a cui tende a tornare. I ritratti di Francesca, presentati in alternanze di ordine e disordine, simmetria e asimmetria, scomposizione e rimontaggio, ritorneranno ritualmente all'immagine iniziale, composta, assestata, da 'catalogo'. E' possibile che il proprio corpo sia dato una volta per tutte? L'entità biologica è la vera custode dell'identità? Quali sono gli strati visibili e invisibili che compongono un corpo e le sue rappresentazioni?

Soliloquy for two tells the biographical story of a body/persona as the subject and object of experience, of
care and practice; organic and individual. Implying reciprocal interaction, “Soliloquy for two” surges from
the convergent fascination of a dancer and an illustrator for the human body and persona.
Multi-faceted portraits of the dancer, inspired by the iconic esthetic of descriptive anatomy from naturalistic catalogue, coincide or challenge the actual, the present and living body.
A story recounted by illustrated, multi-form personifications, dissipating into metaphor and symbol, matching the body, disturbing the body on stage. Projected on the far wall, are pages from atlantis.
Photographic images, illustrations reworked through technical variant, revised content or spirit.
Is it possible that the body gave itself once for all time?
Is the biological entity the true custodian of identity?
What are the visible or invisible details that make up a body, that make up its representation?
The soundscape by Alessandro Bartolena is referring to the perception of the human body .

MYELIN ZONE
Francesca Pedullà e Sabrina Marzagalli si incontrano e approfondiscono la loro conoscenza fra il 1998 e il
2010 all' Accademia di Belle Arti di Genova dove Francesca ha posato come modella vivente per le lezioni di Sabrina di rappresentazione del corpo dal vero. Entrambe attratte dal potenziale creativo nella commistione dei linguaggi artistici, condividono la fascinazione per lo studio del corpo e della persona. Nel 2015 iniziano un percorso di ricerca e creazione comune, da cui nascerà Soliloquio a due con il supporto del Progetto Maia-Teatro Akropolis, del Teatro dell’Archivolto, dell’Accademia Ligustica di Belle Arti e del Tanzfabrik Berlin. Il lavoro viene presentato in forma di studio nel 2016 al Fuori Formato Festival, a cura del Comune
di Genova, del Teatro Akropolis e di ReteDanzaContempoLigure, all’Hangart Fest di Pesaro e al Teatro dell’Archivolto a Genova.
Nel 2016 fondano il collettivo MYELIN ZONE in collaborazione con le fotografe Federica Guglieri,
Beatrice Testa e il musicista Alessandro Bartolena.
Nel 2016 sono autrici dell’articolo Conversazione corpo a corpo – Tra il guardare e l’essere
guardati perTeatro Akropolis - Testimonianze ricerca azioni – Volume ottavo – Akropolis libri A cura di:
Clemente Tafuri e David Beronio, vincitore del premio speciale Ubu 2017.
Nel 2017 la Prima Ufficiale di Soliloquio a due al Festival Ricerca Testimonianze Azioni-Teatro Akropolis di Genova. Nel 2017 intervengono con un breve articolo sulle scelte sceniche in Soliloquio a due inLo Spazio per l’opera d’artedi Enza Da Vinci – Erga edizioni. Sempre nel 2017 ideano, in collaborazione con Federica Guglieri, Beatrice Testa e Alessandro Bartolena, l’esposizione performativa Conversazioni corpo a corpo, ospitata presso il Luzzati Lab del Teatro della Tosse a Genova.
Attualmente sono impegnate nel lavoro di ricerca per la realizzazione di un cortometraggio di videodanza sulla trasposizione fisica del concetto di non-finito nelle arti visive. Al progetto parteciperanno Alessandro
Bartolena (musica originale), David Valolao (ripresa video e montaggio), Federica Guglieri e Beatrice Testa (fotografia), Sara Parisi, Daniel de Luca e Konsdantinos Katsamakis (performers).

MYELIN ZONE
Francesca Pedullà and Sabrina Marzagalli first began their collaboration at the Academy of Fine Arts in Genoa where Francesca modeled for Sabrina lessons in the graphic or illustrative representation of the living body.
Profoundly motivated by a mutual fascination for the study of the body/person, in 2015 they
began a joint project, the first result of which is the performative gallery piece SOLILOQUIO A DUE.
In 2016 they co-funded the collective MYELIN ZONE in collaboration with the photographers Federica
Guglieri, Beatrice Testa and the musician Alessandro Bartolena. SOLILOQUIO A DUE was presented as a work-in-progress in 2016 in the roster of the Municipality of Genova‘s festival “Fuori Formato”, and later in its complete although modular form at,
Retedanzacontempoligure, the Hangart Festival, and the Teatro dell'Archivolto. In 2017 the official
premiere was presented at the Festival “Research, Testimony, Action” at the Akropolis Theater In 2016 they are authors of the article: “Close-up / the dialogue between watching and being watched” for “Research, Testimony, Action” - Volume VIII Akropolis books. The book received the special prize “Ubu” 2017. In 2017 they also published a short article in “Art Space” by Enza Da Vinci, Erga editions.
In 2017 they also created the gallery Exposition “Body to Body, A Conversation” at Luzzati Lab, Teatro della Tosse, in collaboration with Federica Guglieri, Beatrice Testa and Alessandro Bartolena.
Currently they are in the creative process for the realization of a short film on the physical transposition into 3D space of the concept of “Implied Line” in the visual arts.

1-11-2018

THEATRE DAMSLab

TIME | 21.00 P.M

TICKET | FULL PRICE 10€

1-11-2018

TEATRO DAMSLab

ORE | 21.00

COSTI | INTERO  10€

STUDENTI  5€

bottom of page