
Manteia è un prontuario illustrato che raccoglie storie, proverbi e canti di antica tradizione orale utilizzate nelle culture FON e YORUBA ( Africa Occidentale) per 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 in contesti di sedute terapeutiche-divinatorie. Cucite in forme diverse, le parole e le immagini di MANTEIA si offrono al lettore come strumenti d'incontro creativo e giocoso, che, affrancando barriere di età, cultura ed esperienza, possono farci riflettere su
"𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞?"
Una raccolta d'arte e tradizione sotto il segno del dialogo tra diverse culture. Una raccolta di alcune delle più significati storie appartenenti al FA: geomanzia o tecnica divinatoria, la parola deriva dal greco geōmanteía geō “terra” e manteía “divinazione”.

with:
Francesca Pedullà & Eric Acakpo
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Francesca Pedullà & Eric Acakpo
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Francesca Pedullà & Eric Acakpo
24-25 OTTOBRE
H. 15.00-17.30 | Bologna (IT)
Il Fa, è un archivio culturale di influenze indoeuropee, mediorientali e africane, è un compendio di favole, leggende, canzoni, metafore e riferimenti simbolici, nonché un metodo di divinazione, legato alla religione Vodun e praticato soprattutto dalle etnie Fon e Youruba. Il Fa è una chiave per comprendere i costumi e le visioni del mondo di molte culture africane moderne, collega il racconto, il canto e le sofisticate istruzioni morali a una struttura matematica che stimola la memoria e provoca la riflessione e la scoperta di sé.




DOVE STA LA MEMORIA?
Scie Festival affronta il tema della memoria attraverso un approccio multidimensionale che pone il corpo al centro come sistema di memoria e creazione del presente. In coincidenza con l'80° anniversario della Resistenza italiana, il festival esplora le connessioni tra memoria individuale e collettiva attraverso diversi linguaggi artistici.
Alcuni elementi chiave:
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Il corpo come archivio vivente: Il festival considera il corpo come depositario di memorie individuali e collettive, utilizzando la danza, il movimento e le arti performative per esplorare e rendere tangibili queste memorie.
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Stratificazione tra memorie consapevoli e rimosse: I laboratori interdisciplinari riflettono esplicitamente sulla biografia individuale e collettiva, indagando sia le memorie consapevoli che quelle rimosse.
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Territorialità della memoria: In particolare attraverso il progetto "La memoria del futuro" crea un archivio pubblico che collega biografie a luoghi specifici della città, e un'opera di arte pubblica partecipativa dedicata alle parole del futuro. Anche una Tremenda camminata, connette le biografie al territorio, seppur in un senso più ampio e internazionale.

LA MEMORIA DI UN LUOGO,
CUCINA
laboratorio parte di LA MEMORIA DEL FUTURO
Un ciclo di tre laboratori che riflettono con strumenti diversi sulla biografia individuale e collettiva, sulle memorie consapevoli e quelle rimosse. Le parole, i suoni e i gesti sono i medium attraverso cui le memorie prendono carne e si fanno condivise.
Il primo percorso si presenta come propedeutico ai seguenti che porteranno i corpi nella città, per un confronto con lo spazio pubblico e le sue memorie. LA MEMORIA DEL FUTURO, tesse i corpi umani a quelli architettonici della città producendo due opere in dialogo tra loro,
legate a luoghi specifici della città di Bologna.
Docente: Paola Berselli e Stefano Pasquini [ Teatro delle Ariette]
Tra noi e i nostri luoghi c’è un legame misterioso. Pensiamo alle cose e ai luoghi come esseri inanimati, eppure intratteniamo con loro relazioni solide e profonde, sia di natura materiale che affettiva e sentimentale. I nostri luoghi condizionano la nostra vita, o meglio i nostri luoghi sono la nostra vita. E noi dialoghiamo con loro, cercando di modificarli, interrogandoli, rispecchiandoci in loro in cerca della nostra identità. Nei luoghi cerchiamo tracce del nostro percorso, prove inconfutabili della nostra esistenza e dell’esistenza dei nostri simili, di padri, madri, sorelle, figli, amici, di esseri che non ci sono più o che sono lontani.
In questo laboratorio proviamo a scavare dentro questa materia, passando attraverso la nostra esperienza personale, seguendo un percorso autobiografico, attenendoci a quello che abbiamo visto, vissuto, provato, esperito. Seguiamo lo stesso processo che pratichiamo quando affrontiamo sentimenti e pensieri. Parlare di noi, portare sulla scena la nostra vita ci fa scoprire che assomiglia alla vita di tutti, ci fa superare ansie, timori e paure che nascono dalla solitudine, dall’isolamento.
Gli incontri si basano sul confronto, lo scambio e la condivisione delle esperienze fisiche, sensoriali e intellettuali dirette di tutti i partecipanti. Si dialoga, si agisce, si ascolta e si racconta, si cucina in un processo di apprendimento collettivo partecipato.
https://www.teatrodelleariette.it
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1-2 Febbraio 2025
orario:
sabato 10.00 – 13.00 / 14.00 – 17.00
domenica 10.00 – 13.00
presso Teatro delle Ariette, Valsamoggia
ISCRIZIONI: segreteria.formazionehumus@gmail.com
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FONOLOGIA NARRATIVA
laboratorio parte di LA MEMORIA DEL FUTURO
Un ciclo di tre laboratori che riflettono con strumenti diversi sulla biografia individuale e collettiva, sulle memorie consapevoli e quelle rimosse. Le parole, i suoni e i gesti sono i medium attraverso cui le memorie prendono carne e si fanno condivise.
Il primo percorso si presenta come propedeutico ai seguenti che porteranno i corpi nella città, per un confronto con lo spazio pubblico e le sue memorie. LA MEMORIA DEL FUTURO, tesse i corpi umani a quelli architettonici della città producendo due opere in dialogo tra loro,
legate a luoghi specifici della città di Bologna.
Docente: Stefano D'Arcangelo
ll silenzio prima del suono e della parola, l’ascolto quindi.
La relazione, tra suoni, linguaggi ed esseri umani. Che chiameremo Armonia.
Una storia che valga la pena raccontare. Con ogni mezzo necessario.
Il secondo piano o la non necessità del visivo, della figura, dell’identità. Per dare modo ad una creatività condivisa di trovare l’accordo tra chi racconta e chi da questo immagina. Che vuol dire ensemble. Lavoro collettivo. Ma vuol dire anche spazio aperto a infinite possibilità: bisogna levarsi di torno per dare respiro ad ogni tipo di narrativa.
Melologos è un laboratorio di sperimentazione musico-letteraria.
https://www.nassaubologna.com/melologos/
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28 Febbraio, 1,2 Marzo
Orario: 10.00 - 13.00 / 14.00 -17.00
Presso OfficinAcrobatica & Nassau
Iscrizione necessaria: segreteria.formazionehumus@gmail.com

PROGETTAZIONE DI UN'OPERA PUBBLICA PARTECIPATIVA
laboratorio parte di LA MEMORIA DEL FUTURO
Un ciclo di tre laboratori che riflettono con strumenti diversi sulla biografia individuale e collettiva, sulle memorie consapevoli e quelle rimosse. Le parole, i suoni e i gesti sono i medium attraverso cui le memorie prendono carne e si fanno condivise.
Il primo percorso si presenta come propedeutico ai seguenti che porteranno i corpi nella città, per un confronto con lo spazio pubblico e le sue memorie. LA MEMORIA DEL FUTURO, tesse i corpi umani a quelli architettonici della città producendo due opere in dialogo tra loro,
legate a luoghi specifici della città di Bologna.
Docente: Alessandra Marolla
Lasciare una traccia, temporanea o permanente, richiede di porsi domande e cercare azioni, intenzioni, possibilità che intrecciano la visione e l’immaginazione, la responsabilità di tutte e tutti, fino a trovare un gesto collettivo, comune. Un’opera d’arte pubblica partecipativa è la somma di sguardi e riflessioni della piccola società che vi si crea intorno, prima ancora del suo stesso farsi. Indagheremo il luogo, lo spazio interno e esterno che abitiamo, le nostre attitudini e la nostra necessità di comunicare attraverso i nostri mezzi, a favore di un dialogo con e per la comunità. Lo spazio di ricerca sarà il nostro corpo, la nostra storia personale che intrecceranno quella del luogo di relazione dentro al quale andremo ad agire. Confronteremo ipotesi, immagini, azioni, bisogni e desideri fino a trovare la possibilità di lavorare, insieme, verso un corpo unico, comune: il compimento dell’opera, della performance, del suono o dell’idea possibile.
Informazioni su Alessandra Marollahttps://alessandramarolla.wixsite.com/alessandra-marolla
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28,29,30 Marzo
Orario: 10.00-13.00/14.00-17.00
Presso: OfficinAcrobatica
Iscrizione necessaria: segreteria.formazionehumus@gmail.com

COMPOSIZIONE IN TEMPO REALE
laboratorio con Claudia Dias
Claudia Dias
All'interno di Scie festival 2025, siamo liete di ospitare un workshop di formazione nell'ambito dell'Improvvisazione e della Composizione che utilizza la Composizione in Tempo Reale (CTR), creata da João Fiadeiro nel contesto della danza contemporanea, che, andando oltre i confini delle arti performative, è diventata 𝐮𝐧 𝐦𝐞𝐭𝐨𝐝𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨. 𝐋𝐨 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐞̀ 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐞 𝐥'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨.
In questo senso, nonostante venga applicata nel contesto dell'arte, cioè in un contesto estetico, 𝐢𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐮𝐭𝐢𝐥𝐢𝐳𝐳𝐨 𝐞̀ 𝐞𝐭𝐢𝐜𝐨. 𝐌𝐢𝐫𝐚 𝐚𝐝 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐫𝐭𝐢𝐯𝐞, 𝐜𝐢𝐨𝐞̀ 𝐚𝐩𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐚𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐬𝐭𝐨, 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐯𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚. Applicata nel contesto artistico, la CTR è ancora uno strumento di lavoro per affrontare l'ignoto, ciò che deve ancora venire, poiché in questa pratica non esiste uno script predefinito. In questo senso, può essere intesa come una tecnica di improvvisazione, sebbene vada ben oltre questa categorizzazione.
Questa tecnica ha una modalità operativa strutturata basata su un quadro spaziale, temporale e funzionale ed è supportata da principi guida.
𝐂 𝐋 𝐀 𝐔 𝐃 𝐈 𝐀 𝐃 𝐈 𝐀 𝐒
https://seteanos.pt/en/sobre-nos-en/#bio_claudia_EN
𝐋 𝐈 𝐍 𝐀 𝐃 𝐔 𝐀 𝐑 𝐓 𝐄
https://seteanos.pt/en/sobre-nos-en/#bio_lina_EN
Il workshop è un' introduzione alla CTR aperta a tutta la cittadinanza, nessuna esperienza previa è necessaria se non l'interesse a scoprire nuovi strumenti.
Organizzato all'interno di Scie Festival 2025 e nel contesto di Humus Professional Training, l'evento è integrato dalla presentazione dello spettacolo "Una tremenda camminata" di Claudia Dias, riallestito in versione ridotta con gli studenti di Humus 2025. Lo spettacolo sarà presentato il 26 Aprile, dopo una talk che introdurrà il lavoro di Claudia Dias e il progetto più ampio di cui lo spettacolo è parte.
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19 Aprile
Orario: 10.00 - 17.00
Presso: OfficinAcrobatica

UNA TREMENDA CAMMINATA
riallestimento spettacolo
Claudia Dias
All'interno di Scie Festival 2025, una serata con la coreografa, pedagoga e ricercatrice portoghese Claudia Dias.
𝐇. 𝟏𝟗.𝟎𝟎 • 𝐓𝐀𝐋𝐊
In genere il dialogo è un momento per ampliare la conoscenza con l'autrice, entrare nelle pieghe del suo artigianato e curiosare, fare domande e ascoltare l'origine, lo sviluppo tra presente, passato e futuro del suo lavoro.
Nello specifico Claudia Dias introdurrà sia il progetto maggiore, La collezione di mio padre, di cui Una tremenda camminata è parte, sia il lavoro svolto a Bologna nelle due settimane di residenza con gli allievi di Humus Professional Program.
𝐇 𝟐𝟎.𝟎𝟎 • 𝐀𝐏𝐄𝐑𝐈𝐓𝐈𝐕𝐎
𝐇 𝟐𝟏.𝟎𝟎 • 𝐔𝐍𝐀 𝐓𝐑𝐄𝐌𝐄𝐍𝐃𝐀 𝐂𝐀𝐌𝐌𝐈𝐍𝐀𝐓𝐀 [ riallestimento 𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐜𝐨𝐥𝐨 ]
con: Sara Brusco, Arianna Garulli, Bianca Mangelli, Chiara Magnelli, Emma Moruzzi,
Vera Yin, Elisa Sartori, Tim Winkler.
Claudia Dias è stata invitata a ri-allestire in versione ridotta il suo ultimo spettacolo Una tremenda camminata, con il gruppo di allievi in formazione a Humus Professional Training, curato da Architetture di Corpi - APS.
𝑈𝑛𝑎 𝑡𝑟𝑒𝑚𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑚𝑖𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑖 𝑏𝑎𝑠𝑎 𝑠𝑢 𝑢𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑖 𝑛𝑒𝑜𝑟𝑒𝑎𝑙𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝐴𝑛𝑠𝑒𝑙𝑚𝑜 𝐷𝑖𝑎𝑠: 𝐴 𝑆𝑒𝑙𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝐹𝑒𝑟𝑟𝑒𝑖𝑟𝑎 𝑑𝑒 𝐶𝑎𝑠𝑡𝑟𝑜. 𝐿𝑎 𝑓𝑟𝑎𝑠𝑒 “𝑢𝑛 𝑡𝑟𝑒𝑚𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑒𝑟𝑒𝑑𝑎𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑖 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑙𝑖”, 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑝𝑢𝑜̀ 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑓𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑖𝑏𝑟𝑜, 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑐𝑜𝑙𝑜. 𝑄𝑢𝑎𝑙 𝑒̀ 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜? 𝐼𝑙 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑖𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑒. 𝐸̀ 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑖𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑙𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑒. 𝐶𝑜𝑛 𝑑𝑢𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑝𝑟𝑒𝑡𝑖 𝑏𝑟𝑎𝑠𝑖𝑙𝑖𝑎𝑛𝑖, 𝑣𝑒𝑑𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑠𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑎: 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑠𝑐𝑒𝑛𝑎 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑔𝑖𝑎̀ 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑒𝑚𝑖𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑢𝑛 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑝𝑎𝑒𝑠𝑒 (𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑣𝑖𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑜𝑔𝑔𝑖), 𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑠𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑒𝑟𝑒𝑑𝑖𝑡𝑎̀ 𝑐𝑢𝑙𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑒 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙'𝑒𝑚𝑖𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑓𝑟𝑢𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜, 𝑑𝑎𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑐ℎ𝑖𝑎𝑣𝑖𝑠𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑑𝑎𝑙 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑛𝑖𝑎𝑙𝑖𝑠𝑚𝑜. 𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑟𝑖𝑒𝑐ℎ𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑖𝑒̀𝑐𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑑𝑖 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒, 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑖𝑒𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖𝑣𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒̀ 𝑎𝑛𝑐𝑜𝑟𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎.
Scopri di più: https://seteanos.pt/en/uma-tremenda-caminhada-en/
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26 Aprile
Orario: 19.00 - 22.00
Presso: OfficinAcrobatica
𝐈𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐨, 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐚𝐥𝐝𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐬𝐮𝐠𝐠𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚
prenotazioni.sciefestival@gmail.com
Fotografia di: Alipio Padilha

OTOUV
serata performativa - giovani artisti
L’Atelier del vuoto è un tempo in cui i giovani in formazione a Humus, si confrontano con il vuoto, l’assenza di guida in uno spazio. Da questo vuoto nascono domande ed emergono urgenze, che si consolidano poi in un nucleo comunicativo dalle forme diverse per ognuno. Come i bottegai aprivano le loro porte alla città, e si poteva osservare l’artigiano all’opera, così Otouv (il vuoto fecondato) apre le porte sui diversi processi di creazione dei giovani in formazione.
Lavori in corso di: Sara Brusco, Arianna Garulli, Bianca Mangelli, Chiara Magnelli, Emma Moruzzi, Vera Yin, Elisa Sartori, Tim Winkler.
Mentoring artistico: Lorenzo Bonaiuti, Ester Braga, Valentina Turrini, Nuvola Vandini.
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3 Maggio
Orario: 19.00 - 23.00
La visione dei lavori sarà intervallata da un aperitivo, per dialogare, svuotare gli occhi e la pelle, rigenerare l'ascolto.
Presso: OfficinAcrobatica
prenotazioni: prenotazioni.sciefestival@gmail.com

LA MEMORIA DEL FUTURO
Alessandra Marolla, Stefano D'Arcangelo, Jadel Andreetto.
Come dialogano i muri, le vie, le piazze della città con la mia biografia?
Quale memoria desidero che disegni il futuro?
Uno spazio raccolto, dialoghi di prossimità, visioni, ascolti e scambi, per entrare nelle maglie di queste domande, attraverso i processi e i prodotti artistici dei laboratori di Fonologia e Arte Pubblica Partecipativa realizzati nei mesi di Febbraio e Marzo, da un gruppo di cittadini.
-
Contestualizzazione dei processi e dei prodotti, mappatura degli esiti nella città di Bologna. Introduzione a cura di Nuvola Vandini, dialoghi con Alessandra Marolla e Stefano d’Arcangelo e Jadel Andreetto.
-
Reading live dei melologos scritti e letti da: Gianmaria Beccaria, Arianna Garulli, Bianca Mangelli, Chiara Magnelli, Emma Moruzzi, Vera Yin, Francesca Papa, Elisa Sartori, Tim Winkler, Tiziana Zamboni.
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Video-proiezione del documentario testimonianza del processo di Arte Pubblica Partecipativa: video editing di Malì Erotico.
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Presentazione della fanzine, "I giardini della memoria" realizzata da: Gianmaria Beccari, Arianna Garulli, Bianca Mangelli, Chiara Magnelli, Emma Moruzzi, Francesca Papa, Vera Yin, Elisa Sartori, Tim Winkler, Tiziana Zamboni.
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4 Maggio
Orario: 18.00 - 21.00
Presso: Nassau ETS, Via dè Griffoni
prenotazioni: segreteria.formazionehumus@gmail.com

CAMMINAMENTI
workshop residenziale
Valentina Turrini & Nuvola Vandini
Camminamenti è percorso di indagine sul movimento e il canto, a partire dall'analisi della sofisticata bio-meccanica che sottende entrambe le espressioni. Conoscere lo strumento che le rende possibili, limiti e potenzialità che lo determinano, ci consente di sviluppare adattamento al contesto e uno spettro di possibilità espressive maggiore, pur preservando l'integrità del corpo. Su questo terreno comune l'integrazione delle due espressioni, si offre come ulteriore strumento per comprendere l'uno e l'altro. Può il canto supportare la mia danza e viceversa?
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19-22 Giugno
Orario: il workshop è residenziale
Presso: Chiesa della Maddalena, Gombola (MO)
prenotazioni: segreteria.formazionehumus@gmail.com

ESERCIZI DI CAMMINAMENTI azione performativa
Valentina Turrini & Nuvola Vandini
Esercizi performativi, vede le artiste impegnate in un setting improvvisativo e interattivo in cui il pubblico chiede alle artiste di applicare determinati parametri, suggeriti da un device specifico, all’ esecuzione dei loro repertori di danza contemporanea e di canti tradizionali. A partire dal camminare le artiste creano dialoghi inattesi e sospensioni tra memoria e presente.
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22 Giugno
Orario: 20.30
Presso: Chiesa di San Michele, Gombola (MO)
Ingresso libero, uscita a donazione libera
Prenotazione: segreteria.formazionehumus@gmail.com

LA CARTA COME PELLE
residenza artistica
Il nostro collettivo di otto donne si dedica all'esplorazione della natura multiforme dello spazio attraverso l'esperienza corporea. Consideriamo lo spazio come un'entità viva e pulsante e ci dedichiamo di creare performance site-specific che immergano noi e il pubblico nella sua ricchezza sensoriale. Decidiamo una posizione e ci giochiamo usando voce, movimento, tatto, disegno, poesia e audiodescrizione. Un processo molto lento di arrivo e sintonizzazione con il paesaggio ci consente di disconnetterci dall'ordinario e dal prevedibile. I dettagli iniziano a emergere e ognuna di noi sviluppa un materiale molto personale che può manifestare un linguaggio archetipico.
Sorgono alcune domande: quanti modi ci sono per descrivere ciò che vediamo? E ciò che ci descrive come influenza ciò che siamo? È possibile cogliere l'invisibile da un immaginario multisensoriale? Si può cogliere una sinfonia visiva da ciò che è invisibile?
Al centro della nostra pratica artistica c'è l'impegno per l'esplorazione multisensoriale. Utilizziamo uno spettro di approcci al movimento, tra cui composizione istantanea, contact improvisation, disegno e descrizione audio, paesaggi sonori evocativi e intricati schemi coreografici, e invitiamo il pubblico a sperimentare il mondo attraverso nuove prospettive. Attingendo all'esperienza di altri, puntiamo a spingere i confini della danza convenzionale ed esplorare nuove forme di espressione. In definitiva, il nostro obiettivo è creare spettacoli che ispirino, sfidino e trasformino noi e l'osservatore.
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29 Settembre - 5 Ottobre
Presso: Sementerie Artistiche, Crevalcore (BO)

LA CARTA COME PELLE
performance
Apertura pubblica a seguito della residenza
5 Ottobre
orario: 20.00
Presso: Sementerie Artistiche