Manteia è un prontuario illustrato che raccoglie storie, proverbi e canti di antica tradizione orale utilizzate nelle culture FON e YORUBA ( Africa Occidentale) per 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐚𝐠𝐢𝐧𝐞 𝐬𝐮 𝐬𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐞 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐞 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐬𝐨𝐜𝐢𝐚𝐥𝐢 in contesti di sedute terapeutiche-divinatorie. Cucite in forme diverse, le parole e le immagini di MANTEIA si offrono al lettore come strumenti d'incontro creativo e giocoso, che, affrancando barriere di età, cultura ed esperienza, possono farci riflettere su
"𝐂𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐯𝐢𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞?"
with:
Francesca Pedullà & Eric Acakpo
with:
Francesca Pedullà & Eric Acakpo
with:
Francesca Pedullà & Eric Acakpo
24-25 OTTOBRE
H. 15.00-17.30 | Bologna (IT)
Il Fa, è un archivio culturale di influenze indoeuropee, mediorientali e africane, è un compendio di favole, leggende, canzoni, metafore e riferimenti simbolici, nonché un metodo di divinazione, legato alla religione Vodun e praticato soprattutto dalle etnie Fon e Youruba. Il Fa è una chiave per comprendere i costumi e le visioni del mondo di molte culture africane moderne, collega il racconto, il canto e le sofisticate istruzioni morali a una struttura matematica che stimola la memoria e provoca la riflessione e la scoperta di sé.
EDIZIONE 1.
PERCEZIONE * CORPOREITA' * ARTE (danza) * CULTURA
Se la danza oltre a creare opere, cultura e formazione, crea anche, in scia, corpi specifici, allora è interessante interrogarsi sulla corporeità che tale lavoro genera oggi, e sulle scie che questa corporeità, a sua volta lascia dietro di sè.
L'esperienza artistica può diventare strumento di trasformazione della costruzione socio- politico-culturale del corpo?
Come l'arte (della danza) contribuisce a nuove costruzioni/ visioni del corpo?
E la costruzione del corpo contemporaneo, come influisce sull'arte (della danza)?
Nell' intento di scavare tra queste domande, la prima edizione di ScieFestival stringerà il focus sul tema della percezione.
Strumento attraverso cui conosco e creo il mondo, me stesso e l'altro da me, la percezione non sembra caratterizzarsi per la sua universalità al contrario per il suo essere costruzione umana, implicata in un continuo processo di trasformazione, mutazione, adattamento nel tempo e nello spazio.
(...)"I believe that in a cultural community’s sensorium we find refracted some of the values that they hold so dear that they literally make these themes or these motifs into “body.” In other words, a cultural community’s sensory order reflects aspects of the world that are so precious to the members of that community that (although they remain largely unconscious and habitual) they are the things that children growing up in this culture developmentally come to carry in their very bodies.. (..) These embodied forms, then, constitute vital aspects of a people’s sense of identity, and within the notion of identity, I believe, are subsumed their ideas and experiences of well-being and their conceptions of the person and the self. - Kathryn Linn Geurts; "Culture and the Senses"